Presentazione squadre 2019, Bahrain-Merida
La Bahrain-Merida si appresta a iniziare il suo terzo anno nel circuito dei professionisti. La formazione asiatica ha ormai costruito un roster completo, in grado di competere sostanzialmente su ogni fronte. Dopo i due podi nei Grand Tour ottenuti nella prima stagione, sono arrivati risultati importanti in quasi tutte le classiche monumento. Segnali di crescita sono arrivati anche nei terreni meno congeniali alla squadra, come il pavé, dove un buon mix tra corridori esperti e giovani in crescita permette di guardare a questa stagione con ottimismo. I nuovi innesti hanno permesso di puntellare una rosa già molto varia e competitiva, colmando le poche lacune e rinforzando il treno per le corse da tre settimane.
GLI UOMINI PIU’ ATTESI
Anche quest’anno il progetto ruota intorno a Vincenzo Nibali, uomo immagine del team. Il siciliano ha deciso di lanciarsi nell’impresa della doppietta Giro d’Italia-Tour de France, provando a conquistare quanto non è riuscito nel 2018 a due suoi grandi rivali. La sua preparazione potrebbe concedere meno spazio alle classiche da un giorno, dove negli ultimi due anni ha fatto i miracoli tra Lombardia e Milano Sanremo. L’obiettivo bonus della stagione sarà la Liegi Bastogne Liegi, unica Monumento da un giorno nelle sue corde (a meno di miracoli al Fiandre) che non compare nel suo palmares. Lo Squalo dello Stretto conterà sul suo carismo, la sua esperienza e il suo talento per trascinare una squadra costruita su misura per lui.
Per le corse da una settimana, la partenza dei fratelli Izagirre è stata ottimamente sostituita con l’inserimento di Rohan Dennis e Damiano Caruso. L’australiano permetterà il salto di qualità nelle cronometro, specialità di cui è campione del mondo, aiutando anche i compagni nelle cronosquadre. Nelle brevi corse a tappe con una prova contro il tempo e salite poco dure sarà uno degli uomini da tenere d’occhio. Il siciliano invece arriva per mettersi a disposizione del conterraneo, ma anche per togliersi qualche soddisfazione personale (come alla Tirreno Adriatico 2018 e al Giro di Svizzera 2017).
Per le classiche collinari, il riferimento sarà Dylan Teuns, che si prepara a esplodere nel ciclismo dei grandi. Il belga proverà anche a migliorare nelle corse da una settimana, contando su una buona tenuta. Per corse come le Ardenne e il Lombardia attenzione anche a Domenico Pozzovivo, che può provare a mettersi in mostra su qualche arrivo in salita. Tutti i corridori citati finora saranno un ottimo appoggio per il capitano sulle asperità dei Grand Tour, con la possibilità di mettersi in mostra nei giorni di libertà.
Sul pavé, il ruolo di capitano sarà nuovamente spartito tra l’esperto Heinrich Haussler e Sonny Colbrelli, che sembra ormai maturo per una stagione da protagonista. Il bresciano sarà anche il faro per le volate, insieme al nuovo arrivato Phil Bauhaus. Sui percorsi più mossi si attendono conferme da Matej Mohoric, vincitore di una tappa al Giro d’Italia e della classifica generale del BinckBank Tour. Lo sloveno può essere pericoloso su tanti tracciati, e potrà essere un valido jolly per la squadra.
LE GIOVANI PROMESSE
Il giovane con maggiore prospettiva è senza dubbio Ivan Garcia Cortina, che ha fatto intravedere le proprie qualità nei primi due anni da professionista. Il 2019 dev’essere la stagione del suo passaggio tra i grandi nelle volate ristrette e su percorsi movimentati, pavé compreso, magari con un’apparizione convincente alla Vuelta a España. Dopo tanti buoni piazzamenti, per lui sarà l’occasione di cogliere il primo successo da pro. Si è già sbloccato invece Mark Padun, che con le sue qualità da finisseur può fornire un’opzione in più alla propria formazione nell’arco di quest’anno. L’ucraino ha già rotto il ghiaccio con il grande ciclismo, e dovrà essere bravo a cogliere le future occasioni.
Ha ancora tutto da dimostrare invece Domen Novak, promessa tra gli under 23 che sembra aver pagato il grande salto. Lo sloveno dovrà iniziare a farsi notare per ottenere il rinnovo, cercando magari di mettersi in mostra con qualche fuga. Sarà utile soprattutto per farsi le ossa la stagione d’esordio del neoprofessionista Stephen Williams, che nel 2018 si è piazzato bene sia nel Giro sia nella Liegi Bastogne Liegi riservati agli under. Apprendistato anche per l’italiano Andrea Garosio.
LA SQUADRA
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